martedì, maggio 02, 2006

Spagna, “Non guardare Mtv” e il falso sito diventa un caso

Un’ironica provocazione. Perfettamente riuscita. Mtv fustiga allegramente se stessa, con una campagna pubblicitaria basata su valori completamente opposti a quelli del suo pubblico abituale.
E nasce subito il caso. Gli ingredienti: una pagina web dal nome paradossale - www. nomiresmtv. com (non guardare Mtv) - una finta “Associazione Nuova Rinascita, per una gioventù senza macchia” e, soprattutto, un motivetto dal titolo inequivocabile: “Amo Laura, ma aspetterò fino al matrimonio”.

Sì, il tema di fondo della campagna è l’invito alla castità, qualcosache non è precisamente in linea con il sentire della maggioranza degli utenti della tv musicale. E dei giovani spagnoli in generale. Basta dare una rapida occhiata ai contenuti della pagina “anti-Mtv”, per capire che non si tratta di una iniziativa moralizzatrice della Conferenza episcopale o dell’Opus Dei. I protagonisti del videoclip di “Amo Laura”, interpretato dal grupo “Happiness”, sono quattro giovani sorridenti e felici, con abbigliamento e pettinature anni
Sessanta. Il loro inno alla castità ha il sapore, com’era nelle intenzioni degli ideatori, di qualcosa di stantìo, superato dalla storia e dall’evoluzione della società.

Ma quel che forse non avevano previsto i creativi dell’agenzia di pubblicità “Tiempo Bbdo”, tutti di età inferiore ai trent’anni, era il risultato immediato e spettacolare della campagna: in pochi giorni, più di settecentomila utenti hanno scaricato il videoclip su Internet, e la canzoncina, già rilanciata da radio e tv, si candida prepotentemente a trasformarsi in motivo musicale dell’estate. Il paradosso è che, come riconosce l’autore del testo Carlos Martín, la canzone è stata scritta “con ironia e senso dell’umorismo”, ma i contenuti in sè piacciono molto ai giovani dei movimenti cattolici più tradizionalisti. “Vorrei baciarti, ma senza sporcarti. Vorrei abbracciarti, ma senza smettere di rispettarti. Amare è saper aspettare. Amo Laura ma aspetterò
fino al matrimonio. Non strapperò questo fiore, non sarò io a distruggerlo”. E poi una voce in “off”, con tono curiale: “Giovane, ricorda che l’amore nasce dal rispetto, che non c’è niente di più bello in una coppia che saper aspettare insieme quel momento meraviglioso che è la consumazione di un amore. La tua pazienza sarà ricompensata”.

Il risultato perfetto: una campagna che piace sia ai veri destinatari, ossia i giovani che non credono in questi valori e recepiscono il messaggio come una strizzatina d’occhio, sia a chi, invece, crede ancora nell’importanza della castità. E lo stesso responsabile della campagna Andrés Martínez ammette che l’idea era proprio quella di non offendere nessuno: “Ci siamo semplicemente messi contro noi stessi. E per questo abbiamo cercato qualcosa di
antagonistico”.

Fonte: Il Corriere della Sera